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Foglie d’autunno

Un testo che mira a riflettere sull'eredità di Falcone e Borsellino, incoraggiando un impegno personale e collettivo per la giustizia e il cambiamento.

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da Liceo Ruffini

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Una voce si alza contro l’oscurità della paura: quella di uno studente del liceo che ha scelto di affrontare, in occasione di un bando di concorso rivolto alle scuole della Rete Falcone, un tema tanto cruciale quanto doloroso, la mafia. Attraverso le parole scritte con coraggio e consapevolezza, Martino Gigliotti classe 5DS, getta luce su un male che continua a insinuarsi nei tessuti più profondi della nostra cultura. Nel suo elaborato, lo studente non si limita al ricordo di Falcone e Borsellino, bensì penetra nelle sfumature più intricate di questo fenomeno, rivelando le radici culturali, sociali ed emotive che lo alimentano. Con una penna intrisa di empatia, dipinge i volti delle vittime, dando loro voce e dignità, e denuncia gli ingiusti privilegi che perpetuano il dominio della criminalità organizzata. 

Il suo scritto è un grido di ribellione contro il silenzio complice, contro la normalizzazione della violenza.

Ma il suo non è solo un atto di denuncia: è anche un invito all’azione. Invita a prendere posizione, a scuotere le coscienze addormentate e a costruire un futuro più giusto e equo per tutti.

Nelle sue parole, risuona la forza della giovinezza che non accetta compromessi, la determinazione di chi sogna un mondo migliore e la forza di chi si impegna per renderlo realtà.

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